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Le vertigini

Le vertigini

SIGNIFICATO

Il termine vertigine, dal latino “vertere” = girare, definisce un’ illusoria e sgradevole sensazione di movimento rotazionale del corpo o dello spazio circostante senza che questo movimento stia realmente avvenendo.

Si tratta infatti di un’alterata percezione del proprio corpo per effetto della quale si possono generare due tipi di situazioni:

1. la persona si sente ruotare ma l’ambiente è fermo (vertigine soggettiva)

2. la persona vede l’ambiente ruotare intorno a sé (vertigine oggettiva)

In concomitanza con le vertigini si possono presentare altri sintomi quali nausea, vomito, iper-sudorazione, pallore, segni clinici quali il nistagmo (un movimento incontrollato dei bulbi oculari) e forme di incapacità di controllo motorio (atassia vestibolare).

Esistono altre forme di disequilibrio da non confondere con la vertigine, che possono alterare la percezione e il controllo del proprio corpo:

– PSEUDOVERTIGINE o CAPOGIRO:

mancano le caratteristiche della vertigine vera, (nistagmo e movimento rotato-rio), possono esser presenti sensazioni di malessere, testa vuota, stordimento,

equilibrio instabile.

– DISEQUILIBRIO: sensazione di instabilità nella marcia; il soggetto sta bene

quando è fermo.

– CINETOSI (mal di movimento) sensazione di ondeggiamento a seguito di un viaggio in aereo, auto o nave, di una corsa in tapis-roulant ecc…

– ALTRE: cedimenti con o senza perdita di coscienza legati ad aspetti metabolici, cardiovascolari o di patologie complesse.

CAUSE

La vertigine può generare dalla disfunzione di strutture diverse, pertanto è sempre importante comprendere quale di esse sia coinvolta al fine di produrre la risposta terapeutica adeguata.

Nel 40-50% dei casi la causa risiede nell’orecchio interno con patologie che coinvolgono il sistema vestibolare quali ad esempio la vertigine posizionale parossistica benigna (VPPB), la malattia di Meniere, la neurite vestibolare, la labirintite e altre più rare.

Nel 5-10% dei casi si possono trovare cause legate al sistema nervoso centrale, come per emicrania, disturbi della circolazione cerebrale e ecc.

Nel 20-25% vi possono essere cause mediche come nella sincope, nell’ipotensione ortostatica e nell’aritmia cardiaca.

Altri casi sono vertigini di origine sconosciuta ma non si escludono ipotesi di correlazioni con il disequilibrio multisensoriale dell’anziano o psicogeniche.

PERCHÉ LA FISIOTERAPIA

L’incontro con il fisioterapista, in assenza di una precedente visita medica, può aiutare ad indirizzare il paziente ad un giusto percorso. Dalla prima visita, attraverso anamnesi ed eventuale esame obbiettivo con test specifici, il terapista individua se la gestione del paziente può essere di sua competenza o se invece il quadro clinico presenta la necessità di una visita medica specialistica.

Patologie quali la VPPB e alcuni disturbi di disequilibrio possono essere gestiti tramite manovre correttive o proponendo alcuni trattamenti di rieducazione vestibolare.

VPPB

È la causa più frequente di vertigine dovuta alla disfunzione vestibolare. 

II sistema vestibolare è un insieme di strutture presenti nell’orecchio che hanno il compito di fornire informazioni al cervello sulla posizione del capo nello spazio.

Tali informazioni vengono integrate con quelle che provengono dagli occhi e dai segmenti corporei. Il cervello, integrando ed elaborando queste informazioni, produce una serie di risposte che si uniscono a quelle “automatiche”, dette appunto riflesse, garantendo quindi l’equilibrio al corpo umano.

II sistema vestibolare, semplificando, può essere equiparato ad un sistema idraulico: accelerazioni e spostamenti del liquido presente in alcuni condotti che avvengono per effetto del movimento del capo, possono essere rilevati da precisi “sensori”. Tuttavia, la presenza di alcuni frammenti (otoconi, “sassolini”) all’interno del liquido, posizionati in aree diverse da dove dovrebbero trovarsi, possono alterare questo delicato meccanismo creando confusione tra le vie sensoriali e provocando quindi la vertigine.

Manovre correttive specifiche ed eventuali esercizi possono riposizionare tali frammenti spegnendo la sindrome vertiginosa.

• Non bisogna dimenticare che anche forme di disturbo cronico (> di 3 mesi) possono trovare soluzione, se dipendono da VPPB, soprattutto se gestite precedentemente in modo inadeguato o insufficiente.

ALTRO

In altre situazioni di disequilibrio, sempre dopo una prima valutazione, si possono individuare percorsi di rieducazione vestibolare e/o motoria attraverso l’utilizzo di esercizi mirati all’allenamento progressivo delle funzioni maggiormente compromesse.

Si propongono autotrattamenti ma anche sessioni guidate dal fisioterapista.

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