CHE COS’È?
Il legamento crociato anteriore è un fascio di tessuto fibroso molto resistente, posto al centro dell’articolazione del ginocchio che origina dal femore e si inserisce sulla tibia.
Esso ha un ruolo fondamentale nel garantire la stabilità al ginocchio nei movimenti di flessione-
estensione e nelle rotazioni.
INFORTUNI AL GINOCCHIO
LESIONI LEGAMENTOSE
11% Lesioni meniscali
24% Lesioni patellari
25% Lesioni miste
40% Lesioni legamentose
2% Collaterale laterale
4% Crociato posteriore
6% Lesioni complesse
13% Crociato anteriore +
collaterale interno
29% Collaterale interno
46% Crociato anteriore
QUANDO E COME SI ROMPE?
Più del 70% delle lesioni avvengono senza traumi diretti all’articolazione, in genere come conseguenza di brusche decelerazioni, atterraggio da un salto o improvvisi cambi di direzione.
II meccanismo di lesione più frequente è il movimento combinato di torsione del ginocchio con il piede fissato al suolo associato ad una importante contrazione del quadricipite.
La lesione del legamento crociato anteriore è più frequente negli sport con rapidi cambi di direzione, come il calcio, la pallacanestro, la pallavolo e lo sci.
Le lesioni da contatto sono invece meno frequenti.
COSA PUO PROVOCARE LA LESIONE AL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE?
Oltre alla lesione da trauma, alcuni soggetti possono presentare dei fattori di rischio.
I fattori di rischio si suddividono in modificabili e non modificabili. I fattori modificabili sono:
deficit di forza e alterazioni senso-motorie dell’arto inferiore e un’ inadeguata preparazione sport specifica.
Fra i fattori non modificabili abbiamo: precedenti infortuni al ginocchio o chirurgie all’arto inferiore e l’essere di sesso femminile (aumenta di 4 volte il rischio di infortunio).
LESIONE
FASE PRE-OPERATORIA:
1. Gestione dei sintomi acuti
2. Recupero mobilità articolare
3. Mantenimento della forza muscolare
4. Rieducazione al carico e alle attività funzionali
1ª FASE POST-OPERATORIA:
1. Controllo del dolore e dell’edema
2. Recupero della completa estensione del ginocchio
3. Attivazione muscolare
4. Rieducazione al carico
5. Educazione del paziente
2ª FASE POST-OPERATORIA:
1. Recupero della completa flessione
2. Recupero delle attività funzionali con carico completo
3. Inizio recupero della forza muscolare
4. Inizio rieducazione neuromotoria e propriocettiva
3ª FASE POST-OPERATORIA:
1. Recupero completo della forza
2. Rieducazione alle attività sportive semplici
3. Inizio riatletizzazione generale
4ª FASE-RITORNO ALLO SPORT:
1. Ricondizionamento atletico sport specico
2. Ripresa delle attività funzionali sport speciche
5ª FASE-RITORNO ALLA COMPETIZIONE:
1. Prevenzione recidive
2. Miglioramento della prestazione sportiva
QUALI SONO I SINTOMI?
Durante l’evento traumatico il paziente riferisce una sensazione di POP nel ginocchio seguito da
• dolore
•gonfiore
•importante limitazione funzionale
• ridotta mobilità
• sensazione di cedimento
I sintomi variano in relazione alla severità del trauma e alle lesioni associate (spesso, oltre al legamento crociato anteriore sono associate lesioni meniscali, del legamento collaterale mediale e edema della cartilagine).
COSA FARE?
Prenotare una visita specialistica ortopedica che provvederà ad indicare il momento migliore per eseguire una risonanza magnetica e per stabilire, insieme a te, il percorso terapeutico (conservativo/chirurgico).
Nel caso di decisione chirurgica, l’ortopedico vi illustrerà la tecnica di sostituzione prescelta (prelievo tendine rotuleo, semimembranoso-gracile o da donatore) con i suoi pregi e difetti. Successivamente sarà necessario il consulto con il fisioterapista per la gestione dei sintomi nella fase acuta e la programmazione del trattamento riabilitativo sia che venga scelto il percorso conservativo che quello chirurgico.
IN QUANTO TEMPO TORNERÒ A FARE SPORT?
L’intervento riabilitativo è fondamentale per il recupero delle attività e dei livelli prestazionali precedenti all’infortunio.
Il ritorno all’attività sportiva agonistica è stimato fra i 6 e i 12 mesi in base alla tipologia di sport ed al livello prestazionale precedente al trauma. Per il ritorno allo sport in sicurezza si deve tenere conto del tempo intercorso dall’ intervento, dei fattori fisici, neurocognitivi e psicologici.
È stato scientificamente dimostrato che accorciare troppo i tempi di recupero porta a raddoppiare le probabilità di subire delle recidive e nuovi infortuni agli arti inferiori.
Svolgere nella sua totalità la fase riabilitativa dedicata al ritorno alle attività sportive è fondamentale per avere reali possibilità di tornare al livello atletico pre-lesionale.
È stato recentemente dimostrato che la riabilitazione/rieducazione prima dell’intervento chirurgico con il raggiungimento del 90% della performance nel salto e la simmetria della forza muscolare migliora e velocizza il raggiungimento dei risultati funzionali post intervento.
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